IL FESTIVAL
La prima opera del giovane Giuseppe Verdi fu “Oberto, Conte di San Bonifacio”, rappresentata alla Scala di Milano il 17 novembre 1839.
La storia ha come protagonisti, da un lato, proprio il Conte Oberto e sua figlia Leonora e dall’altro Cunizza da Romano e suo fratello Ezzelino.
I personaggi della vicenda, storici o in parte di fantasia, sono vissuti nei luoghi legati ai feudi dei Conti di San Bonifacio, grande famiglia della politica veneta all’epoca di Dante.
Da questa intrigante suggestione è nata, nel 2018, l’idea di realizzare un piccolo festival d’opera incentrato su Giuseppe Verdi e sui luoghi dove vissero i protagonisti della sua prima opera, scegliendo come luogo ideale per l’evento la collina dove sorgono i resti del castello dei Conti di San Bonifacio, distrutto proprio in quella tempesta politica che fa da sfondo alla vicenda d’amore dell’opera lirica “Oberto”.
Alle opere di Verdi messe in scena e proposte di volta in volta è stato voluto dare un taglio del tutto nuovo, adattandole al locus amoenus e ad essere proposte ad un pubblico di appassionati ma anche di persone che si avvicinano all’opera per la prima volta, grazie alla fruibilità e alla spettacolarità delle location.
LA DIREZIONE ARTISTICA
La direzione artistica e musicale è affidata al direttore d’orchestra Giancarlo Rizzi, e al soprano Annapaola Pinna, musicisti dalla brillante carriera accumunati dalle origini sanbonifacesi e dall’amore per il proprio territorio.
Un’immagine dell’edizione 2021
Il calendario del festival
18 giugno ore 21.00
Ninfeo della Villa San Fermo, Lonigo (VI)
Echi Andalusi
danze e arie d’opera dall’Andalusia
mezzosoprano Erica Zulikha Benato
pianista M° Alessandro Marini
Il Festival quest’anno vuole omaggiare la danza: il primo atto di Rigoletto vede infatti una grandiosa scena di festa di cui si alternano motivi di danze diverse, temi con i quali il canto dei protagonisti si sposa e si fonde.
Per questo nella serata di Lonigo, nel ninfeo della meravigliosa Villa San Fermo, in cui la voce del mezzosoprano Erica Zulikha Benato, accompagnata al pianoforte dal M° Alessandro Marini, darà vita ai celeberrimi personaggi che hanno agito nella magica regione della Spagna che ha come capoluogo Siviglia. Accanto alle figure di Carmen, Rosina, Zerlina – ma anche Azucena, la principessa di Eboli, Preziosilla – dialogherà una ballerina di flamenco, la più tipica tra le danze popolari europee.
24 giugno ore 21.00
Villa Lavagnoli, Veronella (VR)
Sogno Argentino
il sud America di Giuseppe Verdi
soprano Natalia Roman
bandoneon Davide Vendramin
pianista Giancarlo Rizzi
ballerini di tango Lorenzo Ricciardi e Loredana Sartori
Giuseppe Verdi ha esplorato – già nei primi anni di attività – scenari lontani per i suoi capolavori. Al di là dell’oceano sono infatti ambientate “Un ballo in maschera” e “Alzira”, la prima negli Stati Uniti, l’altra in Perù. E proprio dall’incontro tra la cultura europea e quella americana proviene uno tra i balli più sensuali al mondo: il tango.
Ecco che questi due mondi apparentemente lontanissimi, l’opera lirica e il ballo argentino, si trovano a dialogare, affascinando ed emozionando gli spettatori con le loro suggestioni.
25 giugno ore 21.00
Parco della Motta, San Bonifacio
Rigoletto: la maledizione di un padre
Gilda Natalia Roman
Rigoletto Andrea Cortese
Duca di Mantova Andrea Galli
Maddalena Beatrice Mezzanotte
La collina dove sorgeva il castello dei Conti di San Bonifacio (dove vissero il Conte Oberto e sua figlia Leonora) è un luogo magico. Una lunga scalinata nel verde di un parco secolare collega, tra le suggestive rovine delle mura, una splendida chiesa medievale con un colonnato circolare sulla sommità: un luogo che sembra fatto apposta per essere il set delle opere verdiane di ambientazione medievale. Si tratta di un luogo che nel XIII secolo fu un grande centro della vita culturale e politica italiana: vi risiedevano infatti Cunizza da Romano e il suo poeta di corte, Sordello da Mantova.
Proprio la città di Mantova fa da sfondo alle vicende di una delle opere verdiane più celebri, la prima della cosiddetta trilogia popolare, il Rigoletto. La drammatica storia di un padre deforme, costretto a fare il buffone alla corte di un Duca senza onore, della figlia Gilda, innamoratasi del medesimo Duca e pronta al sacrificio estremo e di una maledizione che troverà compimento in questa morte ingiusta riecheggerà tra le rovine del castello di San Bonifacio, in forma di concerto nella brillante riduzione del M° Giancarlo Rizzi, qui nella doppia veste di compositore e direttore dell’ensemble Fucina Harmonica.
Il cast vede la partecipazione di due astri del nostro territorio dalla carriera internazionale, Natalia Roman nel ruolo di Gilda e Andrea Cortese come Rigoletto, affiancati da due stelle nascenti, Andrea Galli (Duca di Mantova) e Beatrice Mezzanotte (Maddalena).