Descrizione
Lo spettacolo
tratto da “Le avventure di Huckleberry Finn” di Mark Twain
Scritto e diretto da Lorenzo Bassotto
Interpretato da Lorenzo Bassotto e Roberto Maria Macchi
Musiche: Paolo Marocchio
Costumi: Floriana Setti
Luci: Claudio Modugno
Foto e video: Barbara Rigon
Organizzazione: Daniele Giovanardi e Antonella Carli
Produzione Bam!Bam!Teatro
in collaborazione con Tocatì – Festival Internazionale dei Giochi in Strada
Lo spettacolo è ispirato al romanzo “Huckleberry Finn” e a raccontare la storia, saranno due protagonisti “minori”, due furfanti, due ciarlatani disonesti che si presentano come il Delfino perduto di Francia e un Duca inglese in ambasce.
Le incredibili avventure che vivremo assieme a loro lungo “il Fiume” – come gli americani chiamano abitualmente il Mississippi – sono inevitabilmente intrecciate con quelle del giovane protagonista del romanzo, Huck: un ragazzo insofferente a ogni forma di disciplina accompagnato dall’inseparabile amico Jim, uno schiavo di colore a sua volta in cerca di una vita libera. I valori di amicizia, uguaglianza e libertà che emergono prepotentemente nel corso delle avventurose storie dei protagonisti non scemano nemmeno quando, nel finale, il giovane Huck si ritrova a dover indossare di nuovo gli odiati abiti da ragazzo civilizzato, e peggio ancora, a dover andare a scuola…
Note di regia
“Huckleberry Finn” è un romanzo notturno e indefinibile. È un libro amorale, senza una morale, e in questo sta l’aspetto più profondo del suo fascino. Non è un romanzo di formazione, e nemmeno il suo contrario. È la storia di una fuga lungo un fume, e finisce male, in un certo senso: perché non c’è redenzione, perché Huck torna, nel finale, a dover indossare di nuovo gli odiati abiti da ragazzo civilizzato, e peggio ancora, a dover andare a scuola.
L’acqua e il fume sono sempre presenti nella storia, un elemento pericoloso e salvifco, una strada che unisce e porta lontano, una casa, una dispensa e un’avventura continua.
“Coloro che cercheranno di trovare uno scopo in questa narrazione saranno processati; coloro che cercheranno di trovarvi una morale saranno banditi; coloro che cercheranno di trovarvi una trama saranno fucilati.” Con queste parole Mark Twain incornicia il suo romanzo Huckleberry Finn”. Un avvertimento, una “minaccia” che invita ad abbandonare preconcetti, morali e aspettative di ogni sorta perché una storia deve essere “solamente” quello che è. Hemingway diceva “Tutta la letteratura moderna americana deriva da un libro di Mark Twain intitolato Huckleberry Finn. La scrittura americana arriva da lì. Non c’era mai stato niente del genere prima. E non c’è più stato niente del genere dopo”. Assieme ai protagonisti, l’acqua e il fiume sono sempre presenti nella storia, due elementi pericolosi e salvifici, due strade che uniscono e portano lontano in un’avventura continua. Come nel romanzo da cui è tratto il nostro spettacolo, non troveremo alcuna traccia di morale: l’aspetto più profondo e affascinante trasmesso dall’opera di Twain.