LA REGISTA
Jialing Zhang è una regista indipendente cinese, nominata agli Emmy Awards. Vive e lavora in Massachusetts. Ha co-diretto e prodotto One Child Nation, vincitore del Gran Premio della Giuria del Sundance Film Festival nel 2019. È stata nominata per il DGA Award for Outstanding Directorial Achievement in Documentary e per il PGA Award for Outstanding Producer of Documentary. Il suo debutto alla regia, Complicit, segue la vicenda di un lavoratore migrante cinese avvelenato dal benzene, che affronta l’industria manifatturiera elettronica globale, ed è stato presentato in anteprima allo Human Rights Film Festival nel 2017. Jialing ha lavorato come giornalista freelance a Pechino per sette anni per diversi media internazionali. Ha conseguito un master in giornalismo presso la NYU.
NOTA DELLA REGISTA
“Credo che la situazione nella nostra era hi-tech sia diversa da quella di 1984 di Orwell. Come suggerisce il titolo del film, il governo non controlla le persone solo attraverso la paura, ma anche attraverso la fiducia, utilizzando metodi di censura e propaganda più efficienti, che stanno diventando sempre più sofisticati e potenti, con l’avvento dell’intelligenza artificiale. Molti governi in tutto il mondo stanno implementando la sorveglianza a diversi livelli in nome della sicurezza o della salute pubbliche, soprattutto dopo la pandemia. Sebbene il film si concentri sulle storie di alcune persone in Cina, speriamo di allargare la conversazione oltre. Abbiamo questa visione da quando abbiamo iniziato a girare il film. La tecnologia riguarda ognuno di noi. Il film riguarda l’umanità. Pone una domanda urgente: verso quale tipo di società futura ci stiamo dirigendo? Non si tratta di un semplice binomio Occidente/Oriente, democrazia/autocrazia. Mentre molti occhi sono puntati sulle aziende tecnologiche cinesi, le responsabilità dei giganti tecnologici internazionali come Apple, Microsoft, Twitter, Amazon, ecc. sono spesso ignorate. Ad esempio, Apple ha cancellato decine di migliaia di applicazioni dai suoi App Store cinesi e ha limitato i parametri per la condivisione wireless di file su AirDrop dopo il suo utilizzo da parte di manifestanti antigovernativi in Cina lo scorso novembre. Questi giganti tecnologici gestiscono in pratica l’Internet di oggi. Le loro pratiche in materia di diritti umani di fronte alle pressioni governative dovrebbero essere rese più trasparenti e monitorate più da vicino. Dovrebbero esistere normative di settore a livello globale, oltre che all’interno di ciascun Paese.” Jialing Zhang