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Concerto strabiliante nel cuore di Verona

Una grande domenica di musica, quella appena passata, alla Fucina Machiavelli. Due ospiti d’eccezione, un duo musicale che da oltre vent’anni suona assieme.

Il violinista Dejan Bogdanovich ed il pianista Gabriele Maria Vianello hanno portato sul palco un concerto strabiliante nel cuore di Verona. Il programma scelto, che ha spaziato da Locatelli a Strauss, passando per Ysaÿe e Tchaikovsky, ha lasciato il
pubblico in sala a bocca aperta, esaltando il virtuosismo di Bogdanovich ed il grandissimo affiatamento con Vianello.

Gioia per le orecchie

Un’ora e mezza di pura gioia per le orecchie: una eleganza e precisione degne di uno dei migliori solisti del panorama europeo. Bogdanovich è senza dubbio un fuoriclasse, ma una menzione più che speciale è da riservare a Vianello. Nel repertorio portato in scena, il pianoforte non si relega mai a pura e semplice cornice, bensì è un elemento fondamentale e centrale di tutta l’esecuzione.

 

I brani scelti

I brani scelti hanno permesso allo spettatore di assistere ad un’interpretazione sublime, che ha spaziato dai cupi e malinconici toni de “Alla Tomba” di Locatelli\Ysaÿe a quelli eroici della Sonata in Mi bemolle minore di Strauss, dove per l’appunto il pianoforte ha potuto esprimere tutta la propria potenza. Negli intervalli tra un brano e l’altro, la voce musicale ha lasciato spazio a quella di Bogdanovich stesso, che ha spiegato alla sala la genesi dell’opera appena suonata, oppure svelando qualche retroscena sempre molto interessante.

E, infine… un omaggio speciale al pubblico!

Finito il programma, il Duo ha poi proseguito omaggiando il pubblico con un paio di brevi brani dal tono scherzoso. Non appena l’archetto di Bogdanovich si è alzato dalle corde, il pubblico si è lasciato andare ad uno scroscio di applausi meritatissimo. Si potrebbe stare ore a spendere fiumi di parole per questo concerto fantastico, potremmo esaltare ancora di più le prodezze del Duo, ma ci limiteremo a dire questo: fatevi un favore e venite a queste esibizioni. Sentite con le vostre orecchie, sperimentate, ditelo agli amici, ai parenti, affinché la classica non sia sempre e solo relegata ad un genere definito “intellettuale” e “difficile”, bistrattata a qualcosa di vecchio e stantio. Passate una mattinata diversa dal solito: siamo certi che vi cambierà tutta la giornata, e magari la vita, in maniera più che positiva.

F. Filippini

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