Descrizione
Il programma
Domenica 12 marzo verranno eseguiti il Quartetto n. 10 Op. 125 di F. Schubert e il Quartetto n. 1 Op. 11 di P.I. Cajkovskij
Scritto nel 1813 da uno Schubert poco più che adolescente il Quartetto n. 10 corrisponde all’immagine di un compositore giovanissimo, esuberante e carico di vitalità. Si vede, anche, una mano quasi ingenua, nella relativa semplicità di costruzione: riprese quasi alla lettera, sviluppi semplici e contenuti; ma che lascia già intravedere il genio compositivo di un autore che incarnerà in pieno lo spirito del Romanticismo cameristico.
Cajkovskij scrisse il primo Quartetto nel 1871. Per colmare necessità materiali egli accolse il suggerimento dell’amico Nikolaj Rubinstein di realizzare una serata concertistica di sue musiche e scelse di scrivere un quartetto in mancanza della disponibilità di un’orchestra. Svoltosi il 28 marzo 1871, il concerto, al quale presenziò fra gli altri Turgenev, si componeva anche di numerosi brani vocali e pianistici, e riscosse un caloroso successo.
Insieme agli altri due op. 22 e 30 (1874 e 1877) i tre Quartetti rappresentano il fulcro della produzione cameristica dell’autore. Cresciuto con una solidissima formazione accademica, Cajkovskij concepì ben presto una profonda venerazione verso la musica del classicismo viennese e imparò già negli anni di studio a cimentarsi nella difficilissima scrittura quartettistica, soprattutto attraverso l’esempio di Mendelssohn e Schumann.
Franz Schubert
Quartetto per archi n. 10 in mi bemolle maggiore, op. 125 n. 1, D. 87
Allegro moderato
Scherzo. Prestissimo
Adagio
Allegro
Petr Ilic Cajkovskij
Quartetto per archi n. 1 in re maggiore, op. 11
Moderato e semplice
Andante cantabile
Scherzo. Allegro non tanto e con fuoco
Finale. Allegro giusto