Descrizione
Il programma
Il programma verte su due autori della cosiddetta “Generazione dell’ottanta”, Respighi e Malipiero che assieme a Casella, Pizzetti e Alfano diedero vita nei primi decenni del Novecento a un processo di evoluzione musicale che si distaccava dal romanticismo di stampo europeo, Martucci e Sgambati ne erano gli alfieri, per abbracciare la musica modale o politonale, senza mai varcare la soglia dell’atonalità. Troviamo poi Perosi, che invece si collocava più genericamente in un solco di tradizione per la musica sacra, dove attingeva dalla polifonia rinascimentale, barocca e d’ ispirazione gregoriana. D’Ambrosio, infine, appartiene a quella schiera di violinisti compositori che dal 1700 in poi hanno dato lustro alla scuola violinistica italiana, imponendola in Europa e contribuendo a formare le varie scuole violinistiche più importanti, come la francese, belga, tedesca, russa.
Questi autori rappresentano in pieno il mutamento che la musica strumentale italiana ha avuto all’inizio del Novecento dopo quello che può essere definito l’immobilismo musicale italiano nel corso dell’Ottocento, identificato attraverso il predominio pressoché assoluto del teatro operistico a scapito del genere strumentale e che scavò di fatto una differenza abissale con gli altri paesi europei, in particolare Francia e Germania.
O. Respighi, da Cinque pezzi per violino e pianoforte
Romanza
Aubade
Madrigale
Berceuse
L. Perosi, Piccola sonata per violino e pianoforte
Mosso
Largo molto
Allegretto mosso/Presto
A. d’Ambrosio, Orientale op.24
Francesco Malipiero, Armenia per violino e pianoforte
Lento triste
Allegro mosso
Lento nostalgico
Allegro vivace
O. Respighi, da Cinque pezzi per violino e pianoforte
Humoresque