L’annullamento degli eventi e degli spettacoli
Un’introduzione che riassume a grandi linee quello che è successo negli scorsi mesi
Dai primi di Marzo, con l’annullamento di tutti gli eventi aperti al pubblico, si è instillata nella nostra mente l’idea che andare a teatro, al cinema o assistere ad un concerto fosse pericoloso. All’inizio della pandemia siamo rimasti paralizzati dal pensiero che tutto quello che era in grado di nutrirci l’anima fosse in realtà tossico per noi.
Con il passare dei giorni si è passato a chiudere tutto. In piena quarantena tutti abbiamo cercato dei modi per evadere, almeno mentalmente, dalle mura domestiche: lo abbiamo fatto con la musica e la lettura, guardando dei film e degli spettacoli in streaming, nutrendoci di cultura sotto diverse forme.
Con la riapertura siamo tornati a vivere una sorta di normalità: gli spettacoli e i concerti, sebbene con distanziamento, sono ripartiti e tutti ci siamo concessi di tornare a vivere in socialità.
L’inverno sta arrivando (cit.) e con l’aumento dei contagi anche la paura è tornata a farsi sentire. Il settore dello spettacolo dal vivo – forse non serviamo noi per dirlo – è in grave crisi nonostante le riaperture estive e, se già i teatri e il mondo della cultura era in sofferenza prima di questa pandemia, ora la situazione si è fatta davvero seria.
Andare a teatro o ad un concerto è sicuro?
l’analisi degli eventi estivi ha mostrato come sia sicuro frequentare teatri, cinema e concerti
Se già la situazione non era rosea prima, da quando si parla di pandemia il settore dello spettacolo vive in un enorme stato di incertezza. Ad ogni DPCM i gestori di teatri, gli organizzatori di concerti, gli artisti e le maestranze perdono qualche anno di vita attendendo le nuove disposizioni, terrorizzate dal dover interrompere nuovamente tutte le attività.
Ma quanto è rischioso andare a teatro?
Uno studio condotto dall’AGIS – Associazione Generale Italiana Spettacolo che ha coinvolto 2.782 spettacoli tra prosa, lirica, danza e concerti, e più di 347.000 spettatori ha dimostrato come – seguendo tutte le norme di sicurezza, rilevando la temperatura all’ingresso, mantenendo il distanziamento sociale – sia possibile vivere la cultura senza correre rischi. Infatti, dai dati dell’App Immuni è emerso un solo contagio da Covid-19 da maggio a ottobre e la negatività di tutti i contatti del positivo segnalato.
L’assenza di casi dal giorno in cui sono riprese le attività di spettacolo dal vivo ha evidenziato come, relativamente alla sicurezza, il mondo culturale sia assolutamente virtuoso. Grazie all’impegno di organizzatori, maschere, personale e spettatori, è stato infatti possibile salvaguardare tutti. E di questo siamo fieri.
Ecco perché Fucina ha deciso di proseguire nella programmazione della stagione 20.21. E quindi ci saranno spettacoli e concerti, l’Orchestra Machiavelli suonerà e – stringendo i denti – affronteremo l’anno con lo stesso spirito ottimista che ci caratterizza.
Nella speranza di non dover spegnere i riflettori e calare nuovamente il sipario. Perché per alcune realtà potrebbe essere l’ultima volta.