Diamo inizio all’ottava stagione teatrale di Fucina! Non vediamo l’ora e assicuriamo che ogni volta ci impegneremo perché qualcosa nelle nostre serate sia fuori posto come si deve.
In fondo lo sappiamo, già fuori dal divano siamo tutti fuori posto. Fuori posto è la tua macchina quando cerchi parcheggio in via Madonna del Terraglio il sabato sera (se non ci sta, vieni in bici). Fuori posto è la fretta, quando si va a teatro, tanto lo sai che iniziamo sempre con quindici minuti di ritardo. Fuori posto è chiunque non si senta perfettamente centrato in questo mondo, o forse è questo mondo che è scivolato fuori asse e se tutti ci incliniamo o saltiamo contemporaneamente da una parte possiamo riportarlo in asse. Al via, chiunque si senta fuori posto faccia un salto.
Uno due tre.
La stagione, svelata piano piano
domenica 23 aprile 2023 ore 17
Teatro Fucina Machiavelli, Verona
Woodstock Rewind
Teatri del Terraglio
Lo spettacolo porterà sulla scena, oltre alle canzoni più famose del movimento flower power degli anni ’60 e 70 performati da una rock band, un divertente dialogo tra la Generazione Z e i Baby Boomer sui temi del cambiamento climatico e del consumo consapevole giocando sull’idea di cosa potremmo cambiare nelle nostre abitudini se potessimo fare rewind e tornare indietro di 50 anni, e cosa possiamo comunque fare ora.
sabato 20 maggio 2023 ore 21
Teatro Fucina Machiavelli, Verona
Rimbambimenti
di e con Andrea Cosentino
Una performance che parte come una conferenza sul tempo da parte di un presunto scienziato che, in compagnia del suo doppio marionettistico affetto da Alzheimer e un assistente musicista, dimentica la sua parte, fino a perdere ogni cognizione di sé.
Il risultato è una conferenza esplosa, un mix incosciente tra musica tecnologica, teatro di figura, divulgazione scientifica e parole in libertà, un TED Talk senescente in salsa punk.
Eventi passati
sabato 4 marzo 2023 ore 21
Teatro Fucina Machiavelli, Verona
Buoni a nulla
Un giovane e ambizioso laureando, una giornalista trentenne che si rifugia nel volontariato e uno strambo profeta che maledice la follia che domina la città. Tre personaggi per raccontare il fallimento sociale.
A partire da un’indagine condotta tra il 2019 e il 2022 sulle persone senza dimora a Milano, il giovane autore e regista Lorenzo Ponte prova a riflettere sul nostro rapporto con la marginalità e su quali valori si fondi il nostro vivere comune.
26 novembre
Teatro Fucina Culturale Machiavelli
Apocalisse Tascabile
ideato e scritto da Niccolò Fettarappa Sandri
regia di Niccolò Fettarappa Sandri, Lorenzo Guerrieri
con Niccolò Fettarappa Sandri, Lorenzo Guerrieri
produzione di Sardegna Teatro
collaborazione artisticotecnica Cesare Del Beato
5 dicembre ore 21.00
Teatro Fucina Culturale Machiavelli
Le Troiane
data speciale – serata di beneficienza
da Euripide
regia e adattamento Matteo Spiazzi
con gli attori del progetto Stage4ukraine
17 dicembre ore 21.00
Teatro Fucina Machiavelli, Verona
The Labyrinth of Dr. Paradise
Un assolo di teatro fisico del performer Mauro Bernardi che, attraverso l’alter ego del Dr. Paradise, immagina un futuro non antropocentrico, in cui una più profonda comunione con le altre specie potrebbe avvicinarci al paradiso.
26, 27 e 28 dicembre su prenotazione
Teatro Fucina Machiavelli, Verona
La stanza
di Asterlizze
Materiali d’archivio, fotografie, musica, video in Super 8 e recitazione, si mescolano tra loro in un’esperienza in realtà virtuale in cui il visitatore potrà rivivere l’atmosfera degli anni Novanta all’interno di una camera da letto tutta da esplorare, nei panni di una bambina alla scoperta della storia della propria madre e del suo passato.
lo spettacolo è visibile tramite visore per la realtà virtuale da un solo spettatore per volta
durata: 20 minuti
venerdì 3 febbraio 2023 ore 21
Teatro Fucina Machiavelli, Verona
GENERAZIONE DISAGIO: Dopodiché stasera mi butto
A dieci anni dal debutto, torna il gioco dell’oca più cinico e spassoso che c’è. Gli attori sono i promotori e i profeti del disagio-pensiero. Sono 4 precari, non solo nel lavoro, ma anche nei sentimenti e nelle relazioni. Sono una nuova classe: proletari senza prole, non più figli, ma non ancora padri, non hanno più la paghetta, ma non hanno ancora lo stipendio.