X Stagione di Teatro di Fucina 24.25
una selezione di spettacoli di teatro contemporaneo scelti con cura e portati a Verona da Fucina
A cosa servono le parole dette a teatro?
Qualche volta, ad ammettere una fragilità, condividerla, esorcizzarla. Ammettere che è preziosa. Riderne. Ridere di sé, del mondo. Dare un nome alle cose che non ci piacciono. Guardarsi attorno, nel buio della sala, capire se anche altri “sentono” come noi ci sentiamo.
Tanti nomi giovani nella rassegna di teatro di quest’anno. Tutta drammaturgia contemporanea, parole nuove, storie personali, talvolta vere, talvolta no, nomi strani, stranieri, italiani di seconda generazione, di primo pelo, di sesto grado. Personalità non conformi o non binarie, maschere non rassicuranti.
E nomi che non vengono dal teatro, ma al teatro ci sono arrivati, dal podcast o dalla strada, perché hanno trovato sul palcoscenico il posto dove fragilità e preziosità riescono a stare ancora insieme, come una vecchia coppia comica.